I luoghi del romanzo
La trilogia "Fieschi e Doria: saga di una rivalità" doveva essere la mia opera "ligure". Invece, come spesso accade, la scrittura mi ha preso la mano, le idee si sono susseguite impetuose e quello che doveva essere il prologo alle vicende ambientate in Liguria si è sviluppato talmente da averlo dovuto trasformare in una trilogia e non essere mai arrivato a quella che rimane solo una "terra promessa". Non per questo le ambientazioni sono meno ricche di fascino...
San Salvatore dei Fieschi
Damietta
L'arrivo dei Crociati a Damietta (da Wikipedia)
Damietta (Dumyat, Egitto) oggi
"La città che avevano trovato deserta ora pullulava di nuovo di presenze. Ma non sembravano vere persone: piuttosto scarafaggi, larve umane, fantasmi senza corpo. Facce spaventate sbirciavano da dietro una finestra, figure ammantate scomparivano improvvisamente dietro un angolo" (pag.26)
Notre Dame la Royale
"L'abbazia di Notre Dame la Royale a Maubuisson presso Pontoise era nuova di zecca. Fondata una decina di anni prima da Bianca di Castiglia, la Regina madre, per ospitare un centinaio di monache appartenenti alla più alta nobiltà, era da poco passata all'ordine cistercense senza che questo modificasse significativamente le abitudini delle recluse" (pag. 72)
Mansura
La battaglia di Mansura (da Wikipedia)
Mansura, Egitto, oggi
"Quando dal nulla cominciarono a riaffiorare piccoli drappelli di saraceni e, soprattutto, quando dalle case cominciarono a piovere su di loro frecce, ma anche travi, pietre, pezzi di legno, i crociati si ritrovarono isolati, a gruppetti di due o tre, in strade sconosciute e intricate, nell'impossibilità di radunarsi e di soccorrersi a vicenda.
Ed ebbe inizio la carneficina." (pag.224)
Parigi
Parigi nel Medioevo, ricostruzione 3D
(da Folia Magazine https://www.foliamagazine.it/parigi-nel-medioevo/ )
Le Grand Chatelet, sede delle prigioni di Parigi
"Fuori e dentro Le Grand Chatelet era un continuo viavai di gente indaffarata e frettolosa. Era da tutto il giorno che si susseguivano le nuove consegne e le guardie all'ingresso avevano avuto il loro bel daffare a controllare tutti i documenti dei fornitori prima di farli entrare nel cortile, cercando di regolare il flusso, mitigare le liti per la precedenza, intervenire con il bastone quando i battibecchi degeneravano in baruffe" (pag. 225)
La foresta di Fontainebleau
"Il sentiero era diventato poco più di una traccia in mezzo al folto della foresta. I faggi, in quel tratto, si proiettavano particolarmente alti e maestosi verso la luce del sole appena tornato a mostrarsi dopo il temporale" (pag. 269)