Cronologia

1386: Una lapide posta all'interno del Duomo assegna a questa data l'inizio dei lavori del Duomo. In realtà probabilmente i lavori di sgombero delle macerie erano iniziati già l’anno prima e la costruzione vera e propria ebbe inizio solo nel 1387.

 

1387: Viene nominato come ingegnere del duomo Simone da Orsenigo, maestro campionese. I documenti ricordano anche altri maestri, tra cui Marco da Campione. Viene già fissato l’impianto generale del Duomo, che non sarà più modificato se non in dettagli.

 

1389: Modello in piombo di Anechino d’Alemagna. A questa data sono citati anche maestri francesi (Nicola de Bonaventura da Parigi, cui viene commissionato il finestrone absidale ma che tuttavia verrà licenziato poco dopo).

 

1391: E’ ancora presente Simone da Orsenigo. Viene nominato per la prima volta Giovannino de’ Grassi (presente fino alla morte nel 1398). Johannes (Hans) von Fernach viene incaricato di recarsi a Colonia per ingaggiare maestranze, ma riporta un insuccesso e viene licenziato, dopo aver eseguito il portale della sacrestia meridionale. Jacopo da Campione esegue quello della sacrestia aquilonare e affianca Giovannino de’ Grassi (morirà nello stesso anno 1398).

Il Fernach denuncia presunte inesattezze nei lavori. Viene chiamato da Piacenza Gabriele Stornaloco che lo smentisce. Simone da Piacenza realizza un nuovo modello basato sui disegni dello Stornaloco.

 

1392: Nuova adunanza per valutare la bontà della fabbrica fino a quel momento. Solo Heinrich von Gmund osserva delle obiezioni, ma viene liquidato e licenziato. Nella stessa adunanza viene deciso di seguire non il modello “ad quadratum” (quello delle Hallenkirchen tedesche) ma quello “ad triangolum”. Il Gamodia ritorna nel 1394 (esegue un nuovo modello), ma ancora una volta non viene ascoltato.

 

1398: Morte di Giovannino de’ Grassi (modello decorativo) e Jacopo da Campione. Vengono interpellati maestri parigini.

 

1400: Entra del cantiere Filippino degli Organi, che vi rimarrà fino al 1448. Sotto di lui viene completata la parte absidale, con i finestroni decorati da vetrate di Michelino da Besozzo, Stefano da Pandino, Franceschino Zavattari, Paolino da Montorfano.

 

1400: In una nuova adunanza Jean Mignot critica quanto fatto fino a quel momento, sostenendo che la fabbrica minaccia di rovinare. Non ascoltato, si rivolge al Duca Gian Galeazzo, come già prima di lui il Gamodia, ma viene anch’egli licenziato.

 

1402: Morte di Gian Galeazzo Visconti.

  

1404: Viene conclusa la Guglia Carelli.

 

1418: Papa Martino V inaugura l’altar maggiore.

 

1452: Giovanni Solari riceve l'incarico di capocantiere. 

 

1460: Viene affiancato a Giovanni Solari il figlio Guiniforte.

 

1474: Concessione delle cave di Candoglia in uso esclusivo da parte di Galeazzo Maria Visconti.

 

1500: Conclusione della cupola.

 

1507-18: Realizzazione del gugliotto dell’Amadeo, uno dei quattro torrini che fiancheggiano la guglia centrale.

 

1567: Assunzione di Pellegrino Tibaldi da parte di Carlo Borromeo. Progettazione del nuovo coro e della facciata.

 

1630: Richini inizia la costruzione della facciata disegnata dal Pellegrini (2 porte e due finestre a sinistra), dello scurolo e della cripta.

 

1646-55: Carlo Buzzi continua la facciata tornando al gotico, ma mantenendo le parti già costruite.

 

1765-69: Francesco Croce porta a compimento la guglia maggiore.

 

1774: Realizzazione della statua della Madonnina in rame dorato da parte degli artisti Giuseppe Perego, Giuseppe Bini e Giuseppe Antegnati.

 

1805-1813: Completamento della facciata neogotica per volontà di Napoleone (architetti Carlo Amati - Giuseppe Zanoia).

 

1826: Decorazione delle volte a finto traforo.

 

XIX secolo: realizzazione degli altri tre gugliotti. Restauro e rifacimento di numerose vetrate da parte dei fratelli Bertini. Realizzazione della maggior parte delle falconature, delle guglie e dei piannacoli. Completamento dell'apparato decorativo.

 

1865-74: Piazza di Giuseppe Mengoni.

 

1888: Concorso per una nuova facciata vinto da Giuseppe Brentano con un progetto mai realizzato.

 

1906: Porta centrale di Ludovico Pogliaghi.

 

1911-35: Gaetano Moretti realizza un nuovo coronamento gotico per la facciata.

 

1981-84: Restauro conservativo di Ernesto Brivio.